La filiera vitivinicola cerca soluzioni condivise per il cambiamento climatico Scollega
La filiera vitivinicola cerca soluzioni condivise per il cambiamento climatico Scollega

La filiera vitivinicola cerca soluzioni condivise per il cambiamento climatico

Nei giorni scorsi si è svolto l’evento MEDlab in Romagna: protagonisti i partner della rete internazionale MEDCLIV, di cui fa parte anche Caviro

Nella regione mediterranea l’aumento di temperatura è più alto che nel resto del globo e questo fattore impatta anche sulla filiera vitivinicola. Alcuni vitigni mediterranei, infatti, sono già oggi vicini al limite superiore delle loro condizioni ottimali e ciò impone strategie di adattamento e, nel contempo, richiama la filiera a impegni virtuosi nei confronti della riduzione dei propri impatti sul clima.

È in questo contesto che opera MEDCLIV (Mediterranean Climate Vine and Wine Ecosystem), una rete – di cui fa parte anche Caviro – che riunisce attori del mondo della ricerca e dell’impresa provenienti da sei paesi europei che detengono la buona parte della produzione viti-vinicola mediterranea (Cipro, Slovenia, Italia, Francia, Spagna e Portogallo).

Nei giorni scorsi, MEDCLIV ha organizzato “MEDlab in Romagna”, un laboratorio sul cambiamento climatico e i suoi effetti nella filiera. Nell’aprire l’evento, il Presidente di Caviro Carlo Dalmonte ha dichiarato: «Siamo un grande Gruppo cooperativo e sappiamo di poter dare un contributo fattivo per trovare soluzioni ai problemi che abbiamo davanti. Il nostro impegno per l’innovazione, la sostenibilità e l’economia circolare è prioritario e siamo orgogliosi di far parte di questo progetto prestigioso. Certo, le soluzioni non arriveranno oggi o domani, ci vorrà del tempo, ma quando si intraprende una strada virtuosa occorre seguirla con convinzione e gli effetti non possono che essere benefici».

«Condivido la necessità di alzare il livello dell’analisi rispetto alle sfide che dobbiamo affrontare – ha detto il Sindaco di Faenza Massimo Isola -. Questo progetto europeo può incidere significativamente, avvicinando il mondo della ricerca al sistema produttivo».

«Il cambiamento climatico modificherà la filiera dell’agroindustria e serve una grande alleanza con la scienza per studiare effetti e soluzioni tecnologiche in grado di preservare la bellezza e il gusto delle nostre terre – ha aggiunto Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo economico e Green economy della Regione Emilia-Romagna -. Le università, i tecnopoli e i sistemi di innovazione devono diventare luoghi dove le imprese partecipano, e la nostra Regione vuole fare la propria parte per agevolare questi percorsi semplificando le procedure, sostenendo gli investimenti e coinvolgendo le imprese nei cantieri di grande innovazione».

Le tematiche emerse durante questo primo evento, che prevedeva tavoli tematici dedicati all’area emiliano-romagnola, saranno poi oggetto di un incontro successivo in programma il 27 novembre.

Il progetto MEDCLIV è finanziato da EIT Climate-KIC. Capofila del progetto è la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN). Altro partner italiano è l’Istituto per la BioEconomia (IBE) del CNR, sede di Bologna.