L’IMPEGNO PER L’OASI DELLE CICOGNE DI FAENZA
L’IMPEGNO PER L’OASI DELLE CICOGNE DI FAENZA

L’impegno di Caviro per la tutela dell’Oasi delle Cicogne di Faenza

Nell’area verde adiacente allo stabilimento di Caviro Extra, la natura ha trovato un perfetto equilibrio

Si rinnova anche nel 2020 l’impegno ecologico di Caviro nei confronti delle aree verdi del territorio faentino.

Tra i valori più importanti che guidano il Gruppo, infatti, vi sono il rispetto dell’ambiente, la promozione di uno sviluppo sostenibile e il ricorso a un’economia circolare: per questo da 20 anni Caviro ha sposato la causa dell’Oasi delle Cicogne – Centro didattico Carlo Gulmanelli, un’area rinaturalizzata adiacente allo stabilimento di Caviro Extra, in via Convertite.

Qui, i volontari dell’associazione Amici delle Cicogne accudiscono questi maestosi volatili, ne favoriscono la nidificazione e promuovono il rispetto per la natura a tutti i cittadini che vengono in visita. L’area è aperta al pubblico per visite guidate suggestive e istruttive.

La salvaguardia delle cicogne

“Il progetto nasce dalla passione di un noto industriale del Novecento, il Cavalier Roberto Bucci, poi protratta dal faentino Carlo Gulmanelli – racconta Sergio Montanari, presidente dell’Associazione Amici delle Cicogne –. Le cicogne che oggi nidificano all’Oasi discendono dalle stesse che giunsero a Faenza 50 anni fa, grazie all’impegno di Carlo, alla cui memoria è intitolato il Centro didattico. Ha dedicato tutta la sua vita alla reintroduzione di questi volatili nel nostro territorio”.

Le cicogne sono una specie protetta: “All’Oasi le ospitiamo in circa 20 nidi e ci occupiamo della loro alimentazione senza interferire con la natura – aggiunge Montanari –. In questo modo favoriamo la sopravvivenza di 35-40 animali che durante il periodo riproduttivo arrivano a 50-60, o addirittura fino a un centinaio di esemplari quando si schiudono le uova”.

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Un ambiente sano per una specie protetta

Caviro ha donato il terreno su cui sorge l’Oasi e da tempo ha abbracciato il progetto sulle cicogne, volatili che si nutrono di insetti e piccoli animali, e trovano condizioni adatte alla vita dove c’è materiale di sfalcio.

Le cicogne hanno bisogno di un ambiente sano per sopravvivere – spiega ancora Montanari –, questo significa che il terreno su cui sorgono l’Oasi e lo stabilimento Caviro Extra è un’area adatta a ospitarle. Inoltre, noi dell’Oasi cerchiamo di sopperire alle carenze dell’habitat nel periodo invernale (mancanza di insetti, piccoli rettili e piccoli mammiferi) fornendo loro cibo durante tutto l’anno e occupandoci della manutenzione dei nidi quando necessario”.

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La vita dell’Oasi

 Il 2019 è stato l’anno del boom delle visite guidate all’Oasi.

Abbiamo accolto più di 1.000 persone, tra scolaresche, adulti, ragazzi e comitive organizzate – sottolinea Montanari –. Tra l’altro l’Oasi, che è uno spazio naturalistico suggestivo e accogliente con ampi spazi d’ombra, è il posto ideale in cui fermarsi per fare un pic-nic dopo la visita”.

Sulla scia di questo forte interesse, Caviro ha confermato anche per il 2020 il concorso “Una cicogna per amica”, appuntamento dedicato agli elaborati artistici dei più piccoli. L’iniziativa è rivolta alle scuole faentine e a tutti coloro che, dopo una visita all’Oasi delle Cicogne, vorranno realizzare un’opera artistica a ricordo. Il concorso si concluderà in giugno, con l’assegnazione dei riconoscimenti ai giovani partecipanti.

Tutte le fotografie sono state scattate da Sergio Montanari.